Una giornata azzurra a Venezia per imparare a remare insieme verso la vittoria (letteralmente)

Lo scorso weekend, se bazzicavate per Venezia e avete visto un branco di matti pagaiare in laguna… beh, eravamo noi.

Finalmente siamo tornati a fare le giornate azzurre! Delle giornate diverse, divertenti e fuori dagli schemi per stare insieme, fare squadra e divertirsi.

Ogni giornata azzurra, in realtà, ha un obiettivo preciso. Mentre la precedente, che ci ha visti giocare a squadre una partita spietata di paintball (siamo solo leggermente competitivi), ha avuto come obiettivo quello di imparare a collaborare in modo migliore, quest’ultima ha avuto uno scopo leggermente diverso.

Infatti, il periodo a cavallo tra inizio 2020 e oggi è stato particolare per Casa Azzurri. Da una quindicina di persone che eravamo a fine 2019, oggi siamo in ben 45 azzurri. L’obiettivo della nostra giornata azzurra a Venezia è stato, dunque, quello di conoscere meglio non solo tutto il team, ma anche noi stessi, e, ovviamente, creare una squadra sempre più compatta e affiatata. Che modo migliore c’è di farlo, se non con una gara all’ultimo sangue in dragon boat?

Ma andiamo per step.

 

 

Qual è la mia personalità? Come mi approccio con gli altri?

 

La nostra giornata azzurra è iniziata a niente meno che negli spazi dell’Università Ca’ Foscari, precisamente nel campus di San Giobbe, dove, insieme al nostro CEO, Carlo Pasqualetto, abbiamo condiviso i traguardi raggiunti nel 2020 e l’ambiziosa roadmap futura di azzurrodigitale.

Subito dopo, Anna, la nostra People&Culture manager, ha lanciato la prima sfida della giornata: conoscere meglio noi stessi e il nostro team, e di farlo attraverso il modello Color Q.

Il modello color Q (che potete approfondire qui) misura come recepiamo le informazioni, come prendiamo le decisioni e come preferiamo strutturare la nostra vita quotidiana, allo scopo di dividere le persone in quattro categorie principali di personalità.

In pratica, semplicemente rispondendo a un test, ogni persona nel team ha potuto fare un’auto-analisi della propria personalità nell’ambito lavorativo, successivamente, attraverso un momento di condivisione, abbiamo cercato di rispondere insieme alle seguenti domande:

 

  • Mi aspettavo di essere di questo colore? Quali aspetti del colore mi rappresentano di più?
  • Quali atteggiamenti e comportamenti posso mettere in atto per interagire al meglio con le persone con cui lavoro che non hanno i miei stessi tratti di personalità? 

 

Una volta terminata questa prima attività, è giunto il momento di mettere le mani in pasta (o in acqua?) rispetto a ciò che avevamo appena imparato: tre scintillanti e spietate dragon boat ci stavano aspettando a riva della laguna veneziana.

 

 

La gara in dragon boat: tra collaborazione e (tanta e sana) competitività

 

Perché una dragon boat? 

Si tratta di un’imbarcazione di ampiezza limitata che richiede una grande collaborazione: i 13 rematori, seduti fianco a fianco, sono obbligati a coordinare il loro movimento in stretta relazione con il compagno vicino. Infatti, la barca procede se e solo se tutto l’equipaggio si coordina secondo un ritmo comune.

Divisi in tre squadre, dopo un veloce briefing di addestramento, ci siamo calati in acqua per sfidarci in un’appassionante regata che ha spinto ogni squadra a dare il massimo. Ma veramente il massimo. 

Un po’ sfiancati dalla nostra stessa competitività, molto inzuppati di profumata acqua di laguna e divertiti come bambini all’ultimo giorno di scuola, ci siamo diretti all’ultima nostra tappa della giornata, in cui ci aspettava un’attività di vero e proprio team building: l’aperitivo di gruppo che non manca mai!

 

 

Cosa abbiamo imparato in pillole?

 

“Se una persona non tiene il ritmo delle altre, forse è perchè sente un ritmatore diverso” – Henry David Thoreau

Siamo diversi. 

Ogni persona riceve informazioni e prende decisioni in un modo diverso. Quando lavoriamo in squadra, ma anche quando ci relazioniamo con i clienti, dobbiamo allenarci ad adattare il nostro comportamento sulla base della personalità della persona che ho di fronte

Auto-analizziamoci.

È bene, ogni tanto, ritagliarsi dei momenti per fare dell’auto-analisi. Individuiamo le nostre potenzialità e mettiamole al servizio della squadra. Analizziamo i nostri limiti e definiamo delle azioni per continuare a migliorarci

Solo collaborando si vince.

Il test Color Q ci ha fatto capire che siamo diversi, ma la dragon boat ci ha dimostrato che solo collaborando si vince. Come? Ascoltando i propri compagni, trovando il ritmo giusto e abbracciando una buona dose di spirito di squadra che sprona, supporta ed entusiasma al punto giusto.

E ora che sappiamo come remare tutti insieme, chi ci ferma più?

 

 

 

 

 

 

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