Gestire supply chain globali nel mondo post Covid-19

Quando la pandemia di Covid-19 si placherà, il mondo avrà un aspetto completamente diverso. Lo shock dell’offerta iniziale e lo shock della domanda che ne è seguito hanno messo a nudo le vulnerabilità delle strategie di produzione e delle catene di approvvigionamento. Di conseguenza, i produttori di tutto il mondo sono spinti ad aumentare produzione e occupazione interne e a ridurre o eliminare la loro dipendenza da fonti percepite come rischiose, tra cui le catene di fornitura globali.

Come rendere le loro catene di approvvigionamento più resilienti senza indebolire la propria competitività? Per affrontare questa sfida, i manager dovrebbero prima comprendere le loro vulnerabilità e poi considerare una serie di passaggi, alcuni dei quali avrebbero dovuto intraprendere molto prima dello scoppio della pandemia.

 

Scopri e affronta i rischi nascosti

I prodotti moderni spesso incorporano componenti critici o materiali sofisticati che richiedono l’appoggio a fornitori specializzati che, a loro volta, fanno affidamento su molti altri. Tale struttura offre diversi vantaggi come flessibilità o accesso alle recenti tecnologie. Ma la dipendenza da un singolo fornitore rende estremamente vulnerabili. Inoltre, se quel fornitore produce l’articolo in un solo stabilimento o in un singolo paese, i rischi sono ancora maggiori.

 

Identifica le tue vulnerabilità.

Capire dove risiedono i rischi richiede tempo e denaro, il che spiega perché la maggior parte delle grandi aziende si concentra solo sui fornitori diretti e strategici per il loro business. Ma un’interruzione inaspettata dell’attività può essere molto più costosa di un’analisi approfondita della catena di approvvigionamento.

Bisogna intraprendere un processo di mappatura, classificando i fornitori come a basso, medio o alto rischio. Per fare ciò, si possono applicare metriche come l’impatto che la perdita di una fonte avrebbe sui ricavi, il tempo di ripresa da un’interruzione e la disponibilità di fonti alternative. È fondamentale inoltre determinare per quanto tempo la tua azienda potrebbe resistere a uno shock di fornitura e quanto velocemente un nodo della catena potrebbe essere sostituito.

 

Diversifica la tua base di approvvigionamento.

Il modo migliore per affrontare la dipendenza da un’unica fonte di approvvigionamento con rischio medio o alto è posizionare i fornitori in luoghi non esposti agli stessi rischi. Ad esempio, puoi prendere in considerazione una strategia basata sulla produzione di una quantità significativa di beni all’interno della regione in cui vengono consumati. Ad esempio, il Nord America potrebbe essere servito concentrando la manodopera in Messico e in America centrale. L’Europa Occidentale da fornitori situati in Ucraina o Turchia.

 

Tenere inventario intermedio o scorte di sicurezza.

Se i fornitori alternativi non fossero immediatamente disponibili, un’azienda dovrebbe determinare la quantità delle scorte di sicurezza da tenere. Naturalmente, queste scorte comportano il rischio di obsolescenza. I risparmi derivanti da tali pratiche devono essere soppesati rispetto a tutti i costi di una possibile interruzione, inclusi i mancati guadagni e i prezzi più alti che dovrebbero essere pagati per i materiali che scarseggiano.

 

 

Approfitta della tecnologia

Riposizionare una linea di produzione o crearne una nuova, è un‘opportunità per apportare importanti miglioramenti ai processi, sbloccando le routine organizzative come parte del cambiamento.

In questo giocano un ruolo importate le opportunità dalle nuove tecnologie che consentono di ridurre i costi, monitorare l’attività dei fornitori o aumentare la propria resilienza. Di seguito qualche esempio:

 

  • Automazione: poiché il costo dell’automazione diminuisce e le persone vedono che i robot possono operare in sicurezza insieme agli esseri umani. La pandemia ha reso l’automazione ancora più attraente, perché l’allontanamento sociale nelle fabbriche è ormai una necessità.
  • Tecnologie per il monitoraggio remoto dei fornitori: Il monitoraggio dell’attività dei propri fornitori è un altro modo per controllare le performance della propria supply chain. Ad esempio, un dispositivo come Metis Blue Box comunica in tempo reale l’attività degli stampi industriali locati presso terze parti, creando un flusso di informazione affidabile attraverso l’utilizzo della blockchain.
  • Produzione additiva: questo metodo di produzione, noto anche come stampa 3D, può ridurre drasticamente il numero di passaggi necessari per realizzare forme metalliche complesse; può anche ridurre la dipendenza da fornitori lontani dei macchinari e degli strumenti, ad esempio, per lo stampaggio a iniezione di materie plastiche.

 

CONCLUSIONE

Le turbolenze economiche causate dalla pandemia hanno fatto emergere le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento, sollevando dubbi sulla globalizzazione. Bisogna sfruttare questa crisi per dare una svolta decisa alle proprie reti di fornitura, comprenderne le vulnerabilità e migliorarne la robustezza. Non dovrebbero ritirarsi completamente dalla globalizzazione: così facendo si lascerebbe un vuoto che altre aziende riempirebbero rapidamente. Sarà necessario migliorare la resilienza della catena di approvvigionamento, senza rinunciare a sfruttare le specializzazioni dei diversi Paesi. Bisognerà dunque trovare modi per migliorare l’efficienza, prevenire i rischi e garantirsi così un vantaggio a lungo termine.

 

 

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