#ADtalk: dialogo sull’open innovation tra Beatrice Maestri (Electrolux) e Jacopo Pertile (AD)

Lo stile è quello di una chiacchierata informale, uno scambio di punti di vista tra chi lavora insieme sugli stessi progetti, con ruoli diversi ma obiettivi comuni: da una parte Beatrice Maestri, open innovation manager di Electrolux, dall’altra Jacopo Pertile, co-founder di AzzurroDigitale.

In questo #ADtalk, il filo conduttore è quello dell’open innovation. E di come si interpreta questo processo dai due punti di vista messi in gioco da questo modello. Da una parte una grande multinazionale, dall’altra una startup digitale, due realtà da tempo impegnate in progetti comuni come la piattaforma per la pianificazione degli operai AWMS (Advanced Workforce Management System), Asset Monitoring per l’utilizzo di sensori IoT nei cespiti aziendali, e Digital Snapshot, per il monitoraggio dei progetti di digital transformation.

«Open innovation è un paradigma aziendale che si porta dietro un modello di business – introduce Beatrice Maestri all’inizio del dialogo -. È un approccio strutturato per guardare al di fuori dell’azienda e cercare innovazione». Come si pone Electrolux di fronte a questa sfida? «Stiamo cercando di bilanciare un approccio inspirational – spiega Maestri -, di ispirazione ed esplorazione, e un approccio più risolutivo».

Ma come è nata l’esperienza di AzzurroDigitale a supporto dell’innovazione digitale di Electrolux? «Siamo partiti con un progetto specifico – racconta Jacopo Pertile – su uno stabilimento, con l’obiettivo di ottimizzare la pianificazione e la gestione dei blue collar all’interno della fabbrica. È iniziata una relazione che si è estesa ad altri dipartimenti del gruppo Electrolux, ad altre fabbriche e ad altri interlocutori».

«Per noi – aggiunge Pertile – Electrolux è un mercato, una grandissima opportunità di crescita professionale e professionale per tutto il team di AzzurroDigitale».