Realtà virtuale. Sarà il grande passo digitale delle fabbriche?

L’abbiamo vista in azione in numerosi film fantascientifici come dispositivo tecnologico del futuro, ne abbiamo sentito parlare alla tv o nei social media, forse l’abbiamo pure provata (probabilmente giocando ai videogame). Stiamo parlando della realtà virtuale, ovvero la tecnologia che permette di creare un ambiente digitale e di interagire con esso in tempo reale attraverso dispositivi informatici che possono includere visori, guanti e auricolari.
Da appassionati e promotori della tecnologia quali siamo, ci abbiamo subito messo le mani: una parte del nostro team in AzzurroDigitale sta sperimentando questa tecnologia per scoprirne nuove implementazioni e applicazioni nel mondo manifatturiero, ma non solo.

In questo momento, in cui i visori VR stanno diventando gradualmente più accessibili e convenienti, le opportunità offerte dalla realtà virtuale per le aziende si fanno sempre più concrete. Vediamo infatti crescere il numero di aziende e di settori che hanno deciso di investire su questa tecnologia. Primo fra tutti il settore dell’intrattenimento, in cui possiamo portare l’esempio di Sony, che ha da poco annunciato l’arrivo del nuovo sistema Playstation Vr progettato per la PlayStation 5, promettendo un grande balzo di qualità dell’esperienza immersiva.

E nel settore manifatturiero? Sarà proprio la realtà virtuale a guidare il prossimo grande passo digitale nelle fabbriche?

 

Il potenziale della realtà virtuale nelle fabbriche

Applicata ai contesti industriali, la realtà virtuale porta importanti trasformazioni, dalla progettazione del prodotto ai processi di controllo qualità, accompagnate da un netto miglioramento dell’efficienza operativa, un aumento della sicurezza e una riduzione dei costi.
Le opportunità offerte da questa tecnologia hanno già iniziato a catturare l’interesse di diversi player dell’industria manifatturiera, tanto che si prevede una crescita annuale del valore della VR del 39,2%, valore che entro il 2026 arriverà a 14.887 milioni di dollari.

Andiamo a vederne ora alcune applicazioni.

 

Analisi predittiva

La realtà virtuale può migliorare nettamente l’approccio all’analisi predittiva.
Mentre la ricerca di difetti nella progettazione di un prodotto può richiedere settimane di analisi dei dati, interagire digitalmente con il prodotto consente di individuare un difetto di progettazione nel giro di pochi minuti.
Lo stesso processo può essere applicato all’intera linea di produzione: studiando i processi di produzione in un ambiente virtuale, i produttori riescono a trovare i colli di bottiglia e le aree che necessitano di miglioramenti.

 

Ambienti virtuali per la sicurezza dei lavoratori

Sebbene la sicurezza complessiva degli operai sia notevolmente migliorata, il rischio che accada un infortunio in fabbrica non è stato ancora del tutto eliminato. La realtà virtuale può aiutare le aziende a tutelare i lavoratori, garantendo ulteriore sicurezza.

L’utilizzo della realtà virtuale consente infatti ai responsabili di stabilimento di simulare le configurazioni della linea di assemblaggio e dei processi produttivi, abilitandoli a identificare preventivamente situazioni potenzialmente pericolose.

Inoltre, la realtà virtuale può anche svolgere un ruolo chiave nella formazione del personale. Tecnici di controllo, ingegneri e operatori specializzati che lavorano negli ambienti di produzione possono venire formati in un ambiente virtuale, evitando totalmente i rischi connessi al lavoro nella postazione reale.

 

Costruire modelli e prototipi virtuali

La realtà virtuale offre l’opportunità di creare simulazioni virtuali di nuovi prodotti, strutture o attrezzature, individuando potenziali problemi logistici prima di intraprendere costosi investimenti.

Ad esempio, i visori di realtà virtuale consentono ad ingegneri e progettisti di visualizzare i modelli CAD e discutere le funzionalità chiave, o individuare eventuali errori resi visibili solo in fase di assemblaggio e funzionamento senza incorrere nel costo dei prototipi fisici. La realtà virtuale elimina dunque la necessità di costruire modelli reali su larga scala, il che oltre a risultare conveniente in settori n cui la realizzazione di prototipi è molto costosa, garantisce un time-to-market più veloce e una migliore progettazione del prodotto.

Con la realtà virtuale, inoltre, si possono prevedere interi scenari ipotetici, fornendo alle organizzazioni informazioni per potenziali investimenti futuri.
Ad esempio, è possibile semplificare e ridurre notevolmente il processo di progettazione di un nuovo impianto: normalmente la progettazione prevede numerosi test in cui un eventuale ritardo o arresto della linea di produzione può rivelarsi molto costoso. Con la VR, gli impianti possono essere progettati virtualmente, testando i flussi di produzione e le attività di lavoratori e macchinari.

 

Una visione futura

È chiaro che le aziende che per prime adotteranno la realtà virtuale nelle operazioni otterranno molteplici vantaggi. In questo articolo abbiamo visto solo alcuni degli scenari in cui è possibile applicare la realtà virtuale. Con la diffusione dell’industria 4.0, la digitalizzazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dell’IoT, la VR avrà presto molto da offrire all’industria manifatturiera. I produttori più lungimiranti stanno già testando ed implementando queste tecnologie all’interno dei loro processi aziendali guadagnando un vantaggio rispetto ai loro competitors, sia in termini di efficienza che di riduzione dei costi.

 

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