Future4Cities: ripensare il futuro delle nostre città e dei nostri territori

Dal 28 al 30 novembre, Milano ha ospitato il Future4Cities Festival, un evento organizzato da Will Media e FROM che ha esplorato le trasformazioni necessarie per rendere le città italiane più sostenibili, eque e vivibili....
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Dal 28 al 30 novembre, Milano ha ospitato il Future4Cities Festival, un evento organizzato da Will Media e FROM che ha esplorato le trasformazioni necessarie per rendere le città italiane più sostenibili, eque e vivibili. Tra talk, workshop e confronti, il festival ha messo al centro il dialogo sulle sfide dei centri urbani e delle province, sottolineando l’importanza di una visione che unisca innovazione e rigenerazione territoriale. 

Uno dei momenti più significativi è stato il workshop “Da Province industriali a Valley”, che ha affrontato il tema della trasformazione economica delle province italiane, focalizzandosi sulle strategie per rilanciare i distretti industriali come ecosistemi imprenditoriali vivi e dinamici. La nostra Head of Sales, Laura Morandi, è salita sul palco per raccontare la storia di AzzurroDigitale. Al suo fianco, on stage, anche Andrea Arienti, CEO & Founder di 3d nextech, e Andrea Ferrazzi, Direttore Generale di Confindustria Belluno Dolomiti. A guidare l’incontro, Giulio Buciuni, professore associato al Trinity College di Dublino e autore del libro Innovatori Outsider, che analizza il declino della microindustria italiana e l’emergere di un nuovo modello imprenditoriale: le imprese plug-in.

La sfida delle microimprese italiane

Buciuni ha sottolineato come il 70% delle imprese italiane sia costituito da microimprese (2-9 addetti), una categoria che sta perdendo competitività. Tra le cause principali:

  • l’offerta di prodotti e servizi iper-personalizzati per nicchie ristrette
  • il prodotto-centrismo, che le esclude dalle catene globali del valore
  • la difficoltà a competere con aziende più grandi e strutturate
  • lo scarso utilizzo delle tecnologie: solo il 45% delle piccole imprese ha un gestionale

Questi limiti hanno contribuito a una riduzione del 22% delle microimprese dal 2009 al 2021, molte delle quali appartenenti al settore manifatturiero. A ciò si aggiunge la difficoltà di attrarre capitali: mentre città come Amsterdam, Londra e Monaco godono di importanti flussi di investimento, l’Italia fatica a costruire un ecosistema imprenditoriale capace di dialogare con i grandi fondi.

Rilanciare le province attraverso l’innovazione

Per Giulio Buciuni, il rilancio delle province passa necessariamente dal dinamismo delle imprese. È fondamentale costruire un tessuto imprenditoriale capace di attrarre talenti e trattenere i giovani nei territori, offrendo loro opportunità per

 immaginare un futuro sostenibile. Tuttavia, la crescente polarizzazione delle risorse nei grandi hub metropolitani aggrava il divario con le province, che si trovano spesso prive di risorse finanziarie e umane per sostenere l’innovazione.

Il modello delle imprese plug-in

Nonostante le sfide, emergono segnali positivi. Le imprese plug-in rappresentano un nuovo paradigma imprenditoriale che combina le caratteristiche delle PMI tradizionali con l’approccio innovativo delle startup. AzzurroDigitale è un esempio di questa categoria, che si distingue per:

  • un forte focus su ricerca e sviluppo tecnologico per settori industriali;
  • un team giovane (età media sotto i 30 anni), spesso formato da ex-ricercatori e docenti universitari;
  • un’elevata redditività (EBITDA superiore al 20%);
  • un’apertura verso investitori esterni, come venture capital e business angel.

Queste aziende non solo collaborano strettamente con le filiere del Made in Italy, ma offrono anche un modello rigenerativo per i distretti industriali, superando i limiti del l

oro ciclo di vita tradizionale. Integrate nei territori, le imprese plug-in riportano al centro le province, trasformandole in veri ecosistemi imprenditoriali e rendendole rilevanti anche in un contesto globale.

Future4Cities ci ha lasciato una lezione importante: l’innovazione non deve essere un’esclusiva delle grandi città. Con modelli come quello delle imprese plug-in, anche i territori periferici possono guidare una rinascita economica e sociale.

Guarda l’intervista a Giulio Buciuni sulle imprese plug-in. 

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