Trasformazione Digitale su misura: il ruolo chiave del Digital Change Agent

La digitalizzazione non è solo una questione di tecnologia: è un cambiamento che coinvolge processi, persone e strategie. Per un’azienda, intraprendere questo percorso significa confrontarsi con sfide complesse, come l’integrazione di nuovi strumenti con i sistemi esistenti, il superamento della resistenza al cambiamento e l’adozione di nuovi processi e procedure interne. In questo contesto, il ruolo del consulente assume un valore fondamentale, poiché aiuta le aziende a trasformare la tecnologia in un’opportunità concreta di crescita.

Ma non tutti i consulenti approcciano la digitalizzazione allo stesso modo. In AzzurroDigitale, la figura del Digital Change Agent rappresenta un’evoluzione del tradizionale consulente tecnologico, nata per rispondere alle sfide specifiche del settore manifatturiero. Questo professionista non si limita a implementare nuovi strumenti digitali, ma si immerge nei processi esistenti delle aziende, analizzandoli in profondità per modellare la tecnologia attorno alle loro esigenze operative e strategiche. Grazie a un approccio unico, che combina empatia e competenze tecniche, il Digital Change Agent si propone come un ponte tra la cultura aziendale tradizionale e quella digitale, accompagnando le organizzazioni verso soluzioni personalizzate e sostenibili.

Per esplorare il valore di questa figura nei progetti di digitalizzazione, abbiamo intervistato Elisa Mora, Head of Consulting in AzzurroDigitale. Con una lunga esperienza nel guidare le aziende manifatturiere – nazionali e internazionali – verso il cambiamento, Elisa ci spiega cosa significa essere un Digital Change Agent oggi, quali competenze sono necessarie per svolgere questo ruolo e come affrontare le sfide che emergono nel processo di trasformazione. Attraverso le sue parole, scopriamo come questo professionista sia diventato un punto di riferimento per rendere la tecnologia un motore di innovazione e competitività.

 

Elisa, che cosa significa essere un Digital Change Agent e quali competenze servono per questo ruolo?

Il Digital Change Agent è una figura centrale nella trasformazione digitale delle aziende. Non si tratta solo di conoscere la tecnologia: serve un mix di competenze che spaziano dalla conoscenza dei processi operativi alla padronanza degli strumenti digitali più avanzati.
In pratica, il Digital Change Agent analizza i processi industriali, identifica aree di miglioramento e propone soluzioni tecnologiche che non solo ottimizzano l’efficienza, ma aiutano anche le aziende a restare competitive. È come un ponte tra il mondo fisico della produzione e quello virtuale della tecnologia, con l’obiettivo di costruire un futuro aziendale più innovativo e sostenibile.

In che modo si differenzia da un consulente tech tradizionale? Che valore aggiunto porta alle aziende?

Il Digital Change Agent non è solo un esperto di tecnologie. Ha una visione strategica e adatta le soluzioni digitali ai processi aziendali esistenti, anziché il contrario. Questo approccio lo distingue dai consulenti tech tradizionali, che spesso si concentrano esclusivamente sugli strumenti tecnologici.
Il valore aggiunto? Il DCA studia a fondo i processi operativi, li comprende e modella la tecnologia in funzione di ciò che serve davvero all’azienda. Questo permette di creare soluzioni su misura, capaci di migliorare le operazioni senza stravolgerle. Grazie a questa capacità di adattarsi rapidamente, il Digital Change Agent è una guida fondamentale per trasformazioni digitali efficaci e allineate agli obiettivi strategici dell’azienda.

Quali sono le principali sfide nel promuovere il cambiamento digitale? E come le affronta un Digital Change Agent?

Una delle sfide più comuni è legata alle resistenze interne. Molte aziende hanno vissuto esperienze passate poco soddisfacenti con la tecnologia, magari a causa di partner sbagliati o progetti mal gestiti. Questo alimenta dubbi e diffidenze. Inoltre, il cambiamento spaventa sempre un po’, specialmente quando si parla di trasformazioni radicali.
Il Digital Change Agent affronta tutto questo con un approccio pratico ed empatico. Conosce bene il mondo della fabbrica, parla la lingua degli operatori e propone soluzioni che rispettano le necessità operative dell’azienda. Questa capacità di creare fiducia è fondamentale per abbattere le resistenze e costruire un percorso condiviso verso il cambiamento.
Non si limita a proporre strumenti tecnologici, ma si mette in mezzo, facendo da ponte tra i team operativi e quelli tecnologici. Tradurre il linguaggio tecnico in termini chiari è una delle sue forze: permette alle persone di sentirsi coinvolte e di vedere il cambiamento come un’opportunità, non una minaccia.

Puoi fare un esempio concreto di successo?

Certo. Mi viene in mente il caso di un’azienda che, a causa di un turnover interno e di una scelta inadeguata del partner tecnologico, si era ritrovata con una serie di software mal integrati e incapaci di supportare le esigenze operative e strategiche. I sistemi non funzionavano insieme e non supportavano più le esigenze strategiche dell’azienda, causando un rallentamento competitivo.
In casi come questo, il lavoro del Digital Change Agent è un po’ come fare un passo indietro per ricostruire dalle fondamenta. Nel nostro caso, abbiamo analizzato cosa era stato fatto, identificato i punti critici e ridefinito da zero un percorso di digitalizzazione. Non abbiamo stravolto tutto, ma valorizzato le tecnologie esistenti, migliorandole e adattandole.
Grazie a questa riorganizzazione, l’azienda ha ritrovato efficienza e competitività. È la dimostrazione che, con il giusto approccio, anche una situazione complicata può diventare un’opportunità di crescita.

Guardando al futuro, come dovranno evolversi i Digital Change Agent?

Il loro ruolo sarà sempre più strategico. Non basterà essere esperti di tecnologia ma serviranno dei veri e propri innovatori che guidino il manifatturiero verso modelli più resilienti, sostenibili e competitivi.

Pensiamo, ad esempio, alla manutenzione predittiva o alla visione artificiale: sono settori che stanno già trasformando il modo di operare delle aziende. I Digital Change Agent dovranno padroneggiare questi strumenti, ma anche saper tradurre i dati in decisioni strategiche che migliorino le performance aziendali.
Il futuro richiederà ai DCA un ruolo sempre più strategico, unendo innovazione tecnica e visione di lungo termine.